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Adriana D'Arienzo, Giorgio Samorini - Terapie psichedeliche Vol. 1

19,00 €
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Aspetti generali e storici

Prefazione di Torsten Passie

Shake Edizioni, 2019, pp. 332

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Che le droghe non siano solo sostanze d’abuso problematiche ma anche fonti medicinali, è un dato più o meno acquisito dall’uomo comune. Meno noto è il fatto che anche le sostanze psichedeliche, “rivelatrici della psiche”, quali l’LSD, la mescalina e la ketamina, possono essere usate come medicine, e che sono state e continuano a essere impiegate perfi no come “droghe in grado di curare i drogati”. Le caratteristiche rivelatrici e visionarie di queste sostanze nel fare emergere traumi e nodi psichici, da oltre un secolo le ha rese strumenti formidabili nei contesti psicoterapeutici per il trattamento degli stati depressivi, dei disturbi ossessivo- compulsivi, delle impotenze e frigidità sessuali, delle isterie di conversione, dell’alcolismo e molte altre patologie psichiatriche e fisiche. Quest’opera - scritta in due volumi - è il più completo testo che sia mai stato scritto sulle terapie psichedeliche. In questo primo volume vengono esposti i presupposti teorici e la storia di queste terapie, mantenendo uno sguardo mondiale e con un’originale sistematizzazione concettuale e terminologica. Prima che gli psichedelici venissero bannati dalla ricerca scientifi ca, alla fine degli anni ‘60, anche in Italia fu intrapresa una cospicua serie di studi clinici, inizialmente con la mescalina e in seguito con l’LSD e la psilocibina; un pezzo di storia della medicina italiana totalmente dimenticata, che gli autori hanno pazientemente recuperato fra biblioteche e polverosi scantinati di ospedali psichiatrici, che per la prima volta viene qui riportata alla luce.

Adriana D'Arienzo (Ischia 1979), laureata in medicina all'Università di Napoli, è specialista in anestesia e rianimazione. Attualmente si dedica allo studio della neurofarmacologia delle sostanze psichedeliche e delle loro implicazioni terapeutiche.

Giorgio Samorini (Bologna 1957) è un etnobotanico specializzato sulle piante psicoattive e studioso di storia delle droghe. Ha diretto progetti di ricerca sulle smart-drugs, è formatore nell'ambito dei Servizi per le Tossicodipendenze, ha pubblicato numerosi scritti in riviste scientifiche e diversi libri, tra cui "Funghi allucinogeni", "Piante psicoattive. Studi etnobotanici", "Jurema, la pianta della visione".

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