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Selene Calloni Williams, Silvia C. Turrin - Mindfulness Immaginale

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Pratiche di Meditazione e Visione Immaginale.

Edizioni Mediterranee, Novembre 2016, P.136

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Selene Calloni Williams ha vissuto per molti anni presso un eremo buddhista della foresta in Sri Lanka, dove è stata allieva di un maestro eremita. Tornata in Occidente ha incontrato il celebre psicoanalista James Hillman che l'ha iniziata all'universo alchemico della psicologia del profondo e alla visione immaginale. James Hillman ha sottolineato che "esiste una storia immaginale occidentale, una tradizione immaginale fatta di immagini che agiscono sulle nostre anime che affonda nel mito greco, il quale serve meno specificatamente come una religione è più generalmente come una psicologia." Quando un occidentale si accosta alla meditazione la sua tradizione immaginale lo accompagna e di questo egli deve tenere conto. La visione immaginale aiuta a rendere l'esperienza della meditazione meglio fruibile da parte degli occidentali e simultaneamente essa fa da sostegno durante il cammino della crescita personale. In questo libro non solo vengono spiegati i fondamenti del processo meditativo, vengono altresì fornite pratiche quotidiane per il raggiungimento di importanti cambiamenti positivi nel modo di vivere e di pensare. Silvia Turrin, allieva di Selene Calloni Williams, ha pazientemente trascritto le sue lezioni sulla Mindfulness Immaginale rendendo possibile una guida esaustiva e chiara. Selene Calloni Williams ha arricchito il libro con il racconto della propria esperienza nell'eremo della foresta e con una vasta trattazione del metodo e della visione immaginale applicata alla meditazione. Oggi è davvero notevole il numero di coloro che praticano, divulgano, insegnano la Mindfulness Immaginale. Questo per le autrici del presente libro è un grande sprone ad andare avanti a diffondere ciò che a loro ha dato molto e che può contribuire a "guarire" molte vite. La pratica della Mindfulness Immaginale scioglie la paura, che è il più grande nemico della realizzazione di sé. Essa può essere applicata con successo sia in contesti privati che nelle organizzazioni, per migliorare la qualità della vita, del lavoro, delle relazioni.

Selene Calloni Williams. Scrittrice, viaggiatrice e documentarista, è autrice di numerosi libri e documentari a tema psicologia ed ecologia profonda, sciamanismo, yoga, filosofia e antropologia. La sua peculiarità e risorsa è poter spaziare da Oriente a Occidente. In Oriente, e precisamente in Sri Lanka, Selene studia e pratica, per svariati anni, la meditazione buddhista Theravada. Tornata in Europa, studia psicologia e ottiene un master in screenwriting presso la Napier University di Edimburgo. Incontra quindi il celebre psicoanalista James Hillman che la inizia al mondo alchemico della psicologia del profondo e alla visione immaginale. La possibilità di abbracciare insegnamenti orientali e occidentali è assai preziosa perché capace di tradurre il messaggio orientale in modi adeguati alle modalità di ricezione della psiche degli occidentali, i quali indubbiamente hanno una tradizione immaginale occidentale.  Selene Calloni Williams è l’iniziatrice del “metodo simbolo-immaginale” o “approccio immaginale” e della scuola italo svizzero degli immaginalisti. L’approccio immaginale è applicato a varie tecniche e discipline nell’ambito delle professioni fondate sulla relazione d’aiuto e nel campo della crescita personale. Per esempio la Mindfulness Immaginale, la Psicogenealogia Immaginale, le Costellazioni Immaginali, la Regressione Immaginale, ecc. L’approccio immaginale si caratterizza poiché non parte dall’Io e non ha come fine il rinforzo delle strutture dell’Io, bensì segue il cammino del “fare anima”, rappresentato dalla capacità di smaterializzare e depersonalizzare il reale.

Silvia C. Turrin dopo una laurea in Scienze Politiche e un Master in "Storia, didattica e comunicazione" diventa giornalista pubblicista. Ha collaborato con varie riviste di musica (tra cui Etnica e World Music Magazine) e con vari siti-web culturali. Nel 2008, l'autrice ha intrapreso un viaggio in Sudafrica, durante il quale ha avuto modo di visitare i luoghi in cui si sviluppò il BCM, nella zona dell'Eastern Cape, e di conoscere Nkosinathi Biko, direttore della Steve Biko Foundation. Attualmente scrive per diverse testate, occupandosi di tematiche legate all'Africa, alle discipline orientali e alla musicoterapia. Come giornalista collabora inoltre con la Società delle Missioni Africane (SMA) di Genova.

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