René Guénon - L'esoterismo di Dante

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Atanor, 1976, P.80

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Senza alcuna pretesa di sistematicità, e interessato più a sollevare questioni che a offrire risposte, Guénon volle in questo breve libro far risuonare alcune corde della «dottrina che s’asconde / sotto ’l velame de li versi strani». Dopo aver esaminato le analogie e corrispondenze con gli ordini cavallereschi, il Rosicrucianesimo, l’ermetismo e l’Islam suggerite in passato da studiosi e occultisti, Guénon, fedele al principio secondo cui le somiglianze in realtà dimostrano soltanto «l’unità dottrinale comune a tutte le tradizioni», procede a una geometrica esposizione del simbolismo insito in alcuni temi cruciali della Commedia: i tre mondi, i numeri, il tempo. Ecco allora che l’Inferno appare come ricapitolazione degli stati che precedono logicamente lo stato umano e manifestazione delle possibilità di ordine inferiore che l’essere porta ancora in sé, il Purgatorio come prolungamento dello stato umano e il Paradiso come ascesa agli stati superiori dell’essere, mentre il «mezzo del cammin di nostra vita» diventa occasione per una magistrale spiegazione del «centro» secondo un simbolismo che si riflette con perfetta simmetria nel tempo e nello spazio, nella dottrina dei cicli cosmici basata sulla precessione degli equinozi e nella struttura tripartita dell’universo dantesco. Si tratta, ogni volta, di «fornire un punto di partenza alla riflessione» – ma quella riflessione, che è l’opera intera di Guénon, sarebbe proseguita ancora per molti anni con inesorabile lucidità, nell’intento di «far sentire ai nostri contemporanei la natura angusta e l’insufficienza delle loro concezioni abituali». L’esoterismo di Dante è stato pubblicato per la prima volta nel 1925.

René Jean-Marie-Joseph Guénon (Blois, 15 novembre 1886 – Il Cairo, 7 gennaio 1951) è stato uno scrittore francese. I suoi studi sono volti ad illustrare il patrimonio simbolico, rituale e metodologico delle tradizioni spirituali d'Oriente e d'Occidente. Ridefinendo la nozione di metafisica come «conoscenza dei princìpi di ordine universale, da cui tutto procede», l’opera di René Guénon non si presenta né come un sistema filosofico basato sul sincretismo né come formalizzazione di un pensiero neospiritualistico. Piuttosto, essa è diretta, nelle intenzioni del suo Autore, all’esposizione di alcuni aspetti delle cosiddette «dottrine tradizionali» (Taoismo, Induismo, Islam, Ebraismo, Cristianesimo, Ermetismo, Libera Muratorìa, Compagnonaggio, ecc.), intese come espressioni del sacro funzionali allo sviluppo delle possibilità di realizzazione spirituale dell’essere umano

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