Helena Petrovna Blavatsky - Racconti da incubo
Edizioni Studio Tesi, Marzo 2020, pp. 144
Una raccolta di racconti accattivanti, ricchi di insegnamenti esoterici, e al contempo uno straordinario esempio di ottima letteratura horror
Helena P. Blavatsky, nota in tutto il mondo soprattutto per la sua conoscenza enciclopedica, per i suoi poteri occulti e per aver fondato, insieme al colonnello Olcott, la Società Teosofica, pubblicò nel 1892 questo libro. Si tratta di cinque racconti misteriosi – contenuti originariamente in varie riviste, tra cui il New York Sun e The Theosophist – alcuni dei quali riguardano eventi della vita dell’Autrice e fatti da lei testimoniati.
I Nightmare Tales ci mostrano un’inusuale Blavatsky, intensa scrittrice realistica, dotata di brillante immaginazione. Sotto il suo stile fantastico, infatti, si scorgono bagliori di cruda realtà e gli studiosi noteranno come soltanto la mano di un’occultista abbia potuto aggiungere alle scene certi tocchi particolari.
I racconti (Una vita stregata, La caverna degli echi, Lo schermo luminoso, Dalle terre polari e Il violino umano) vennero riscritti negli ultimi mesi della dolorosa vita dell’autrice quando, affaticata dalla stesura del Glossario Teosofico, non potendo restare inattiva, tornò alla sua opera, trovandovi distrazione e distensione.
Helena Petrovna Blavatsky, nata l'11 agosto del 1831 a Ekaterinoslav (ora Dnepropetrovsk, in Ucraina) e morta l'8 maggio 1891 a Londra, era discendente della stirpe dei principi russi Dolgorouky. Per molti anni viaggiò in ogni continente alla ricerca dei segreti di antiche civiltà e dei resti di culture arcaiche.