Remo Lugli - Gustavo Rol. Una Vita di Prodigi
Contiene qr-code per ascoltare la voce di Rol registrata il 21 giugno 1973
Edizioni Mediterranee, Settembre 2023, pp. 214
Con immagini e fotografie in b/n
Remo Lugli, giornalista e scrittore, amico di Rol, che ha avuto la fortuna di seguirlo assiduamente per parecchi anni partecipando a centinaia di sedute, ci offre in questo libro una documentazione di alto interesse, sia per chi non ha conosciuto il grande sensitivo, sia per gli studiosi del paranormale. Il nome di Gustavo Adolfo Rol, di Torino, è destinato a rimanere nella storia della parapsicologia, di tutti i paesi, a grandi caratteri. Dei suoi 91 anni di vita oltre sessanta li ha dedicati agli esperimenti sul paranormale, in tutte le sue varietà possibili: ha letto nei libri chiusi, ha previsto il futuro, ha scritto, disegnato, dipinto a distanza, senza toccare matite, penne e pennelli, ha smaterializzato oggetti senza toccarli; ha fatto tante altre cose sbalorditive, tutte sempre senza scopo di lucro, con la sola finalità di recare del bene al prossimo e di far capire che queste doti, a lui, uomo di Fede, venivano dall’Alto, per dimostrare l’esistenza di Dio. Hanno ammirato Rol statisti, scienziati, artisti, celebrità di ogni campo. Di questa eccezionale attività, di questi continui prodigi ci sono testimonianze sparse su giornali e libri, ma mancava a tutt’oggi un’opera organica.
Remo Lugli (1920 Rolo di Reggio Emilia - 2014 Torino), ha abitato a Modena dove ha incominciato a fare il giornalista, subito dopo la guerra, alla Gazzetta di Modena. Nel 1952 ha pubblicato nei "Gettoni" di Einaudi un romanzo col quale è stato finalista al Premio Viareggio. Successivamente ha iniziato una intensa collaborazione letteraria con Stampa Sera che gli ha fruttato, nel '55, l'invito da parte di Giulio De Benedetti, direttore de La Stampa, a lavorare nel grande quotidiano torinese.