Aldous Huxley - La Filosofia Perenne
Adelphi, Gennaio 1995, pp. 420
La "filosofia perenne" insegna che ogni cosa, ogni vita e l'anima di ogni individuo rinviano a un'unica Realtà divina che sta a fondamento di tutte le cose. Ma se vogliamo trovare una testimonianza autentica di tale filosofia non dobbiamo rivolgerci ai filosofi e ai letterati di professione, i quali per lo più ne posseggono una conoscenza solo di seconda mano, bensì a quegli "individui eccezionali" che hanno "deciso di adempiere a certe condizioni, rendendosi pieni di amore, puri di cuore e poveri di spirito": da Eckhart ai mistici cristiani, da Lao Tse ai mistici buddhisti e induisti. Dalle opere che di loro ci sono pervenute Huxley ha estratto una serie di brani e li ha incastonati in un commento personale.
Aldous L. Huxley (Godalming, Surrey, 1894 - 1963), rampollo di una illustre famiglia inglese di scienziati, si laureò nel 1915 in Letteratura inglese e Filologia a Oxford. Iniziò a scrivere durante gli anni del Primo conflitto mondiale, pubblicando recensioni di teatro, arte, musica e libri sulla prestigiosa rivista «Athenaeum» e sulla «Westminster Gazette», grazie alla quale conobbe Katherine Mansfield e D.H. Lawrence. Autore di numerosi saggi, raggiunse la notorietà internazionale soprattutto con il romanzo fantascientifico Il mondo nuovo (1932).