Athanasius Kircher - Vita del reverendo padre Athanasius Kircher

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Breve esposizione della filosofia esoterica.

La Lepre Edizioni, 2010, P. 124

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Astronomo, matematico, letterato, egittologo, geologo, musicista, ottico, medico, poliglotta e molte altre cose ancora, Athanasius Kircher è stato forse l'ultimo "uomo universale", l'ultimo in grado di dominare tutto lo scibile umano apportando nuovi contributi in ogni campo del sapere. Proponiamo qui, per la prima volta in italiano, la sua autobiografia (con testo a fronte in latino), un racconto colorito degli eventi prodigiosi che hanno segnato la vita di questo personaggio geniale e imprevedibile. Conoscitore della matematica, della geologia e dell'astronomia, padre Kircher era anche dotato di facoltà inventive, come dimostrano la sua macchina calcolatrice, la sua lanterna magica e, in medicina, la sua teoria dei bacilli. Era anche un appassionato collezionista: arricchì la donazione originaria del Collegio Romano con nuovi oggetti curiosi: bronzi, pitture, mosaici, iscrizioni, resti dell'antichità classica pagana e cristiana, oggetti riguardanti l'etnologia dell'Oriente e dell'America meridionale, e macchine da lui stesso costruite per esperimenti idraulici, ottici, magnetici e matematici, fino a rendere la sua Wunderkammer il più bel museo tra quanti conosciuti allora. La prefazione di Ingrid Rowland, una delle più illustri studiose di Kircher e del XVII secolo e la postfazione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato e curatore della mostra Il museo del mondo, dedicata a Kircher, completano quest'opera.

ATHANASIUS KIRCHER (Geisa, Fulda, 1601 - Roma 1680) erudito tedesco. Gesuita, insegnò etica e matematica a Würzburg; poi (1635), matematica, fisica e lingue orientali al Collegio romano. Nel 1643 abbandonò la cattedra per dedicarsi agli studi più disparati, dalla filologia alla musica e alle scienze naturali, lasciando in ogni campo saggi e trattati spesso di grande interesse. Conoscitore, fra l’altro, della lingua copta, K. si interessò di egittologia e ritenne di avere decifrato i geroglifici (Oedipus aegyptiacus, 1652-55), dandone letture fantastiche, in base a criteri simbolici, e componendone egli stesso. Le sue raccolte di materiali di studio costituiscono, oggi, il Museo Kircheriano presso il Collegio romano.

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