John G. Bennett, Elizabeth Bennett - Idioti a Parigi
Alla Scuola di G. I. Gurdjieff - Diari 1949
Edizioni Mediterranee, Gennaio 1996, pp. 152
Le pagine di questi diari di John e Elizabeth Bennett riguardano i pochi mesi antecedenti la morte di Gurdjieff, a Parigi, il 29 ottobre 1949. I due diari si completano vicendevolmente molto bene: mentre J.G. Bennett si concentra principalmente sui suoi sforzi interiori per mettere in pratica gli insegnamenti di Gurdjieff, Elizabeth Bennett ci fornisce un resoconto dettagliato dell'ambiente di cui facevano parte e della sua psicologia, descrivendo gli avvenimenti e le persone che la circondavano, oltre alle sue personali difficoltà e rivelazioni.
Nella sua prefazione, Elizabeth Bennett spiega che il libro è «concepito per aiutare quei lettori che non hanno familiarità con l'attività e l'ambiente di Gurdjieff e dei suoi seguaci». Due volte al giorno il gruppo si dedicava a una serie di riti. Di questi, forse il più significativo era quello noto come "il brindisi degli idioti". La "scienza dell'idiozia", che Gurdjieff insegnava, ritrae per intero la condizione umana e i rischi che si affrontano nel conseguire la liberazione.
Elizabeth Bennett scrive: «L'esatta ripetizione della struttura esterna lasciava liberi di occuparsi delle mutevoli possibilità del mondo interiore. Ogni momento in presenza di Gurdjieff era un'occasione per imparare, se si era sufficientemente svegli da cogliere l'occasione».
J.G. Bennett (1897-1974) militare inglese ed esperto di questioni mediorientali, scelse la ricerca spirituale al posto della carriera politica. Dopo aver incontrato P. D. Ouspensky e G.I. Gurdjeff in Turchia nel 1921, fu allievo di entrambi, ma fu Gurdjieff a operare su di lui l'autentica metamorfosi che nel 1950 lo spinse a fondare la sua scuola a Sherborne, UK. Il metodo di trasformazione spirituale di Bennett si basa su un intenso lavoro di abbandono degli egoismi personali per penetrare nel mistero e nell'autentico significato dell'esistenza.