Piero Mozzi - Si può guarire

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Mogliazze, Maggio 2020, pp. 120

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Con questo nuovo libro il dottor Mozzi vuole trasmettere le conoscenze ed esperienze grazie alle quali in questi anni molte persone sono riuscite a non ammalarsi e soprattutto a risolvere i propri problemi di salute.  "Non sono depositario di nessuna verità assoluta ma di tanta passione, conoscenza ed esperienza. Alla mia età, mi danno ancora l'anima per cercare di aiutare le persone a non ammalarsi o a guarire." Si può guarire costituisce un ulteriore passo avanti e uno strumento in più rispetto al precedente, per aiutare le persone a indagare la causa delle malattie e a gestire la propria salute.

Dalla quarta di copertina
Si può guarire da una malattia? È sicuramente tra le cose possibili. Però bisogna imparare a capire quali sono i segnali che il nostro corpo ci invia. Cambiare la nostra alimentazione è una possibilità per non ammalarci e recuperare il nostro stato di salute. Certamente può sembrare difficile modificare le abitudini alimentari, ma se a incoraggiarci ci sono validi risultati che possiamo ottenere in tempi rapidi e con un costo minimo, forse potremmo scoprire che cambiare non è così difficile. Questo libro vuole dare principalmente un messaggio di speranza alle persone che convivono con la malattia: si può guarire!

Piero Mozzi, nato nel 1950 e laureato in medicina nel 1977, vive a Mogliazze nel comune di Bobbio.

«Sono nato a Bobbio, in provincia di Piacenza, dove ho vissuto una bella infanzia molto libera, trascorsa all'aria aperta. Tutto l'anno facevamo interminabili partite a pallone sulle piazze; d'inverno stavamo sotto i portici di Bobbio a giocare a "figurini" e a palle di neve per le strade; d'estate passavamo il tempo sul fiume Trebbia, le cui acque erano così pulite da poter essere bevute e consentivano a parecchi pescatori professionisti di vivere di ciò che ricavavano dalla vendita del pesce pescato. A Bobbio c'era tutto il necessario e poco del superfluo. Ho ricevuto un'educazione severa e spartana e sono grato a mio padre, da cui ho appreso l'essenzialità nei bisogni e con cui ho in comune il tratto del carattere che ci spinge ad anteporre l'aiuto del prossimo al soddisfacimento delle nostre necessità.
Ho frequentato a Bobbio le scuole elementari e medie, a Piacenza il liceo classico e a Parma la Facoltà di Medicina. Alla fine del 1974, mentre frequentavo l'università, ho scoperto Mogliazze, un borgo in stato di abbandono composto da alcune case in pietra e posto sulle pendici dell'Appennino, otto chilometri sopra il comune di Bobbio. Nel gennaio 1978 è stata fondata la cooperativa Mogliazze, dal nome del borgo. Dopo varie peripezie, molta pazienza e volontà, la maggior parte delle case e dei terreni circostanti sono stati acquistati dalla cooperativa Mogliazze. Il villaggio è stato pian piano restaurato e i terreni intorno recuperati. Tuttora vivo in questo piccolo borgo con la mia famiglia. A Mogliazze ho vissuto a strettissimo contatto con la natura e ciò ha dato l'impronta risolutiva alla mia visione del mondo e della medicina e mi ha insegnato molto di quello che so. La domanda che mi faccio spesso, come uomo oltre che come medico, è che cosa lasceremo in eredità alle generazioni future. Più che il denaro sarebbe importante consegnare loro il pianeta in buono stato, cioè con il minor tasso d'inquinamento possibile».

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