Patrul Rinpoche - La Natura della Mente
Astrolabio Ubaldini Edizioni, Giugno 2019, pp. 200
Aro Yeshe fu un grande maestro vissuto in Tibet nel decimo secolo. I suoi insegnamenti prosperarono per oltre tre secoli dando origine a importanti lignaggi di trasmissione, che caddero però nell’oblio con l’affermarsi di altre tradizioni nell’ambito della scuola nyingmapa.
Va a Patrul Rinpoche il merito di aver reso di nuovo disponibili queste istruzioni essenziali sulla natura della mente, che consentono la completa realizzazione dello Dzogchen a praticanti di ogni livello.
Il volume comprende il commento di due grandi maestri contemporanei nyingmapa, Khenchen Palden Sherab Rinpoche e Khenpo Tsewang Dongyal Rinpoche, che hanno tenuto una serie di insegnamenti sulla tradizione di Aro nel loro centro di ritiri in America, il Palden Padma Samye Ling.
Patrul Rinpoche è stato una figura di primo piano del grande rinnovamento del buddhismo tibetano che ebbe luogo nel diciannovesimo secolo. La chiara spiegazione della vera natura, il testo qui tradotto e commentato, esemplifica il suo grande impegno per riportare in vita antichi insegnamenti sull'orlo dell'estinzione.
La chiara spiegazione della vera natura, il testo qui presentato con l’edizione tibetana a fronte, contiene le istruzioni di Aro che permettono di conoscere la natura della mente e di prendervi dimora, giungendo così alla realizzazione completa dello Dzogchen.
Le istruzioni sono suddivise in nove categorie che corrispondono ai diversi livelli di maturazione spirituale dei praticanti, e costituiscono in sé una via completa.
La seconda parte del libro raccoglie invece il commento al testo di Patrul Rinpoche di due grandi maestri nyingmapa, Khenchen Palden Sherab Rinpoche e Khenpo Tsewang Dongyal Rinpoche, che nel 2006 hanno dato una serie di lunghi insegnamenti sulla tradizione di Aro nel loro centro di ritiri in America. Questo commento, con le precisazioni fornite ai discepoli nelle sezioni di domande e risposte, rende perfettamente comprensibile, e praticabile oggi, in Occidente, questa antica via per il risveglio.
Patrul Rinpoche nacque in Tibet, nella provincia del Kham, nel 1808. Esempio vivente della semplicità che predicava, passò la maggior parte della sua vita sulle montagne, vivendo nelle grotte e in eremi sperduti a meditare e scrivere. Anche quando era già considerato uno dei più eminenti maestri della sua epoca, continuò a spostarsi da un luogo all'altro dispensando insegnamenti, viaggiando in incognito e dormendo all'addiaccio come un mendicante. Sebbene appartenesse alla scuola nyingmapa fu, insieme a Jamgön Kongtrul Lodrö Taye, Jamyang Khyentse Wangpo e Lama Mipham, uno dei più attivi esponenti del movimento non settario Rimé, che fiorì in Tibet nel XIX secolo, contribuendo alla rinascita del buddhismo tibetano. Alla sua morte, nel 1887, i suoi beni si limitavano ai pochi oggetti che possedeva quando aveva preso i voti di rinuncia: una copia del 'Bodhicaryavatara' di Santideva, le 'Mulamadhyamaka karika' (Le strofe fondamentali della Via mediana) di Nagarjuna, una ciotola da mendicante, una sacca di lana rossa, una veste monacale color zafferano, una ruota da preghiera, un bastone e un pentolino per il tè.