Jiddu Krishnamurti - Ai piedi del Maestro
Edizioni Teosofiche Italiane, Gennaio 2012, pp. 56
Krishnamurti ha trascritto, a soli 13 anni, gli insegnamenti del suo Maestro Kut Humi che, con grande chiarezza e semplicità, guida il giovane allievo a raggiungere la prima Grande Iniziazione. Possiamo così disporre di un testo fondamentale per lo studioso, ma soprattutto prezioso per la donna e l’uomo comuni, desiderosi di ascoltare un messaggio universale di pace e di apprendere il senso più profondo dell’esistenza umana. Un’opera ancora attualissima che incita a rifiutare pregiudizi, superstizioni, violenza, egoismo e sopraffazione. Ai piedi del Maestro è un testo molto famoso, il primo del grande pensatore, e ha formato milioni di persone in ogni parte del mondo interessate alla soluzione dei quesiti più importanti e profondi che ognuno di noi deve affrontare nella vita.
Jiddu Krishnamurti nacque in India nel 1895. Il messaggio di Krishnamurti è rivolto alla liberazione interiore dell'uomo, come premessa indispensabile per l’apprendimento dell'arte di vivere. La nostra esistenza quotidiana è scandita da paure, ansie, problemi ma anche schemi mentali che in qualche modo ci imprigionano. Tuttavia da sempre qualcuno si eleva al di sopra degli altri e insegna a liberarsi: è il Maestro. I suoi insegnamenti sono acqua fresca per chi è assetato di Verità e di Libertà e indicano la strada per l’elevazione al di sopra nella nostra quotidianità ci imprigiona e ci limita. Krisnamurti è una delle figure più carismatiche dell’umanità dell’ultimo secolo. Fu un libero pensatore indiano, che non volle appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione. Nel 1909, ancora bambino, incontrò Charles Webster Leadbeater, figura di spicco della Società Teosofica in India, e fu allevato dall’allora presidentessa Annie Besant. Ma Krishnaurti si distaccò ben presto dalla Società Teosofica che dall’ordine della Stella che lo riconoscevano come propria guida. Viaggiò per il mondo per tutta la vita fino all'età di novant'anni, parlando a grandi folle di persone e dialogando con gli studenti delle numerose scuole nate come conseguenza dei suoi insegnamenti. Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell'uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all'autorità, dall'accettazione passiva di qualsiasi dogma. A questo scopo insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l'individuo.