Lama Ole Nydahl - Il Grande Sigillo
Spazio e gioia illimitati - La visione della Mahamudra del Buddhismo della Via di Diamante
Edizioni Mediterranee, Ottobre 2019, pp. 229
Mahamudra, il Grande Sigillo, significa risvegliare la mente nella sua completezza, suggellandone l’illuminazione. Senza eccessiva scientificità e senza cadere nel sentimentalismo, Il Grande Sigillo spiega quanto sia ricca di gioia la realtà: di fronte a ricette spirituali spesso insipide dei nostri tempi, questi insegnamenti stanno esercitando un’attrazione sempre maggiore. Lama Ole commenta in maniera fresca e attuale un testo buddhista antico e importante riguardante la natura della mente. Il Grande Sigillo descrive la via e la meta del buddhismo della via di diamante e rende possibile ai lettori una più profonda intuizione della realtà condizionata e assoluta del nostro mondo. La visione della Mahamudra (maha significa in sanscrito “grande” e mudra invece “sigillo” o “segno”) può essere paragonata a un disegno che si traccia sull’acqua: in quell’attimo tutto è perfetto, ma già nel momento in cui il disegno si manifesta si dissolve da sé. Così è anche l’azione illuminata, qui e ora, al di là di speranze e timori, senza attaccamento e avversione alcuna.
Lama Ole Nydahl nasce nel 1941 in Danimarca da una famiglia di insegnanti e scrittori. Da piccolo ha frequentato ricordi della sua vita precedente in cui vede se stesso impegnato a combattere contro soldati cinesi per proteggere la popolazione civile del Tibet orientale. Si direbbe che in seguito alla sua “trasferta” in Occidente non siano venuti meno né la sua indole di combattente né il suo idealismo: infatti crescendo si guadagna la fama di pugile quasi imbattibile e di protettore dei propri amici. Terminato il servizio militare si laurea in filosofia all’Università di Copenhagen e studia le lingue inglese e tedesca. Intraprende un Dottorato di Ricerca sulla visione di Huxley e diviene ben presto un esponente di spicco della cultura “psichedelica” degli anni Sessanta in Europa. Nel 1968 durante il viaggio di nozze in Nepal, la sua vocazione si manifesta con chiarezza: il XVI Karmapa, primo Lama incarnato del Tibet, riconosce lui e la moglie come protettori e Lama del lignaggio Kagyu, dopo tre anni di addestramento e meditazione nella regione himalayana, il Karmapa li rimanda in patria per preparare il suo arrivo e trasmettere agli altri ciò che loro stessi hanno imparato. Hannah e Lama Ole hanno avviato fino ad oggi più di 200 centri del lignaggio Karma Kagyu in tutto il mondo facendo conoscere i metodi della Via di Diamante in tutto l’Occidente.