José Argüelles, Miriam Argüelles - Il Grande Libro dei Mandala
Edizioni Mediterranee, Ristampa Settembre 2016, pp. 140
160 illustrazioni – 12 tavole a colori
Il Grande Libro dei Mandala è - come scrive nella prefazione Lama Chogyam Trungpa - per se stesso un mandala in movimento: un mandala in azione. Strumento della tecnica di meditazione rituale, il mandala riflette i diversi livelli di coscienza di chi lo contempla, come pure la sorgente della forza unificante e risanatrice di cui è tramite. Nel Grande Libro dei Mandala questa forza viene resa operante dagli Autori grazie all'impostazione del testo e del cospicuo materiale illustrativo. Nel descrivere l'universalità del mandala, viene mostrato che esso è un principio globale, un processo evolutivo, una tecnica rituale, un momento essenziale dell'esistenza.
L'idea del "centro" come fondamento del mandala - forma basilare di arte e metodo filosofico - viene utilizzata per esprimere l'esperienza esistenziale di unità e le relazioni reciproche. Il testo spiega con semplicità e chiarezza il significato del mandala quale chiave di simbolismi; descrive il suo rituale, la sua storia e la sua utilizzazione nelle diverse culture. Le numerose illustrazioni originali conferiscono una straordinaria vivacità espressiva a questa miriade di concetti e di idee. Gli Autori espongono, tra l'altro, le tecniche di base per ideare e costruire da soli i propri mandala, fornendo ai lettori i mezzi pratici per raggiungere le vette più sublimi della meditazione. Fuori del tempo e tuttavia ben ancorato al presente, il mandala è la via che conduce alla perfezione interiore.
Il Dott. José Argüelles, nordamericano di origine messicana, ci regalò, un paio di decenni fa, uno stupendo libro chiamato "Il Fattore Maya", in cui partendo dal suo studio del calendario Tzolkín creò il "Dreamspell Calendar" (Sortilegio del Sogno) con il proposito di aiutarci a recuperare l’informazione galattica attraverso affermazioni e meditazioni quotidiane, che ci facessero accedere alla quarta dimensione del tempo. Argüelles stilizzò i glifi e cambiò o adattò un nome "più Galattico" ai 20 giorni Segni del Tzolkín, come, per esempio, chiamare "Skywalker" il segno CANNA, "Worldbridger" il segno MORTE" o "Warrior" il segno CIVETTA. Inoltre battezzò anche i 13 numeri energetici, mettendoli in relazione con le famose 13 Lune. Riuscì a stabilire la correlazione tra questo calendario e quello Gregoriano a partire dal 26 Luglio del 1992 e da quel momento ha sviluppato un movimento mondiale per l’accettazione del calendario di 13 Lune che coincide meglio con i ritmi dell’uomo e l’universo.