Silvia Riccamboni, Matteo Maria Bonani - Il Canto della Foresta

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Ayahuasca e medicina sciamanica

Mauna Kea Edizioni, Marzo 2022, pp. 139

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Al giorno d'oggi curiamo un organo a discapito di un altro, zittiamo i sintomi che non sappiamo interpretare, portiamo il corpo da un guaritore, la mente da un altro e lo spirito da un altro ancora, e costruiamo, per i malati ambienti sanitari spesso privi di anima. Quando un medico ci prescrive passeggiate nella natura, ancora ci stupiamo. In moltissime culture il legame con il mondo naturale è la prima cosa a essere ripristinata. Lo smarrimento di cui soffre l'uomo contemporaneo è conseguenza della illusoria separazione dell'uomo dalla natura. Siamo pieni di persone intorno, ma soli. Pieni di comodità e beni, ma insoddisfatti. I due autori, psicoterapeuti studiosi di ecologia profonda, partono da questa constatazione per spiegare come può essere d'aiuto la medicina sciamanica e in particolare 1'Ayahuasca, di cui oggi si parla e si legge sempre di più. Il più grande potere dell'Ayahuasca, cercato e temuto allo stesso tempo, appare quello di mettere di fronte alle verità dell'esistenza quanti sono pronti e sinceramente intenzionati a vederle. La rivoluzione psichedelica in atto al confine tra mondo scientifico e spirituale sta finalmente restituendo la dignità di medicine a questo come ad altri rimedi di tradizione sciamanica, dopo decenni di proibizionismo che hanno fortemente limitato le possibilità di ricerca e l'utilizzo nella cura della malattia fisica e della sofferenza psicologica. Ma saremo capaci di farne buon uso? Saremo capaci di cogliere questa opportunità di tornare a sentirci integri e interi, di guarire dalla condizione che nutre tutti i mali: l'illusione della separazione? Il canto degli Spiriti della foresta amazzonica può guidarci nel cercare le risposte.



Silvia Riccamboni vive a Padova dove lavora come psicoterapeuta, naturopata e formatrice orientata all'ecologia profonda . E' studiosa di discipline olistiche , culture native e sciamanesimo al quale deve l'incontro d'amore con il canto di cura rituale.


Matteo Maria Bonani vive a Padova dove svolge l'attività di psicoterapeuta, docente e supervisore nell'area della psichiatria, delle disabilità e della tutela del minore. Insieme alla moglie si dedica alla musica medicina e tiene seminari per l'evoluzione personale, attingendo alla filosofia orientale e alle tradizioni sciamaniche.

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