Fabrizio Cotza - Imprenditori Sovversivi
Come rendere l'azienda uno strumento di realizzazione personale
Franco Angeli Editore, Febbraio 2019, pp. 111
C’è una religione che in questo momento ha più proseliti di qualunque altra al mondo, sebbene nessuno la conosca o sappia di farne parte. È il culto di Successology.
Milioni di persone, soprattutto tra gli imprenditori, si immolano ad essa per ambire ad una gioia terrena che in passato era quasi garantita e che negli ultimi anni sembra invece allontanarsi sempre di più.
Lo stereotipo della persona di successo, tutta orientata a risultati, lavoro e fatturato inizia a mostrare i propri limiti, mentre si fa sempre più viva la ricerca di nuovi modelli aziendali, che mettano in primo piano il vero benessere dell’essere umano.
Ecco quindi chi sono gli Imprenditori Sovversivi: persone che hanno messo in discussione i valori “sacri” del culto di Successology, quali il super-lavoro, il bisogno compulsivo di raggiungere obiettivi sempre più grandi, l’identificazione totale con il proprio ruolo professionale.
Questi luoghi comuni, legati al binomio successo/felicità, sono spesso frutto di un indottrinamento per le masse, volto ad illudere più che a rendere consapevoli.
È innegabile come oggi sia più importante lavorare sulla qualità che sulla quantità, riducendo drasticamente le ore passate in ufficio, a vantaggio di una crescita personale che poi si riflette positivamente anche su quella professionale. Al punto che i risultati (anche economici) migliorano nel momento in cui la persona torna ad occuparsi di se stessa, perseguendo in primis il proprio Scopo di vita.
Fabrizio Cotza da oltre vent'anni aiuta gli imprenditori a gestire in maniera "sovversiva" le aziende, anteponendo la realizzazione personale al semplice raggiungimento del successo professionale. È Amministratore Delegato della società di consulenza direzionale "All Winners" e della società di formazione "Imprenditori Sovversivi," operante in Italia e Spagna.