Jiddu Krishnamurti - La sola Rivoluzione
Astrolabio Ubaldini Edizioni, Febbraio 2015, pp. 160
"La Sola Rivoluzione" è forse il libro più affascinante di Jiddu Krishnamurti. Anche il titolo non è lasciato al caso, ma indica la vera essenza del suo insegnamento. L'opera, ad una prima e semplice lettura, sembra facile. Si pone come un dialogo continuo tra il maestro e alcuni interlocutori sui problemi ultimi, tra cui Dio, la religione, la società, la verità, il bene e il male; egli risponde, interroga a sua volta e cerca di portare il suo dialogante alla conoscenza di "ciò che veramente è". Ma leggendola e rileggendola, ci si accorge invece della sua complessità. Il pensiero di Krishnamurti è denso e le illuminazioni si succedono una all'altra, in un linguaggio che rinuncia alle complicazioni intellettualistiche per esprimere solo ciò che deve essere detto. Nello scorrere pacato del dialogo torna sempre l'invito a rifiutare il conformismo, l'imitazione, il condizionamento, tutto ciò che distorce la mente asservendola all''altro': a ciò che non è in noi, all'autorità, qualunque essa sia. L'unica vera rivoluzione è quella che avviene nello spirito dell'uomo.
Jiddu Krishnamurti ( Nato in India nel 1895) Il messaggio di Krishnamurti è rivolto alla liberazione interiore dell'uomo, come premessa indispensabile per l’apprendimento dell'arte di vivere. La nostra esistenza quotidiana è scandita da paure, ansie, problemi ma anche schemi mentali che in qualche modo ci imprigionano. Tuttavia da sempre qualcuno si eleva al di sopra degli altri e insegna a liberarsi: è il Maestro. I suoi insegnamenti sono acqua fresca per chi è assetato di Verità e di Libertà e indicano la strada per l’elevazione al di sopra nella nostra quotidianità ci imprigiona e ci limita. Krisnamurti è una delle figure più carismatiche dell’umanità dell’ultimo secolo. Fu un libero pensatore indiano, che non volle appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione. Nel 1909, ancora bambino, incontrò Charles Webster Leadbeater, figura di spicco della Società Teosofica in India, e fu allevato dall’allora presidentessa Annie Besant. Ma Krishnaurti si distaccò ben presto dalla Società Teosofica che dall’ordine della Stella che lo riconoscevano come propria guida. Viaggiò per il mondo per tutta la vita fino all'età di novant'anni, parlando a grandi folle di persone e dialogando con gli studenti delle numerose scuole nate come conseguenza dei suoi insegnamenti. Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell'uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all'autorità, dall'accettazione passiva di qualsiasi dogma. A questo scopo insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l'individuo.