È possibile strofinare e lucidare una tegola di terracotta sino a farla diventare uno specchio? Può un essere umano affinarsi a tal punto attraverso la meditazione da trascendere la propria natura e raggiungere l'illuminazione? Lo specchio d'argilla è il racconto di una simile esperienza. È l'autobiografia di Satomi Matsuno (1896-1978), una donna giapponese che, superando coraggiosamente i limiti che la società del suo tempo le imponeva, si dedica per tutta la vita alla ricerca della Via, compiendo instancabilmente un percorso attraverso le più diverse esperienze religiose: dalle inquietanti pratiche sciamaniche dello Shinto tradizionale alle vette delle filosofie buddhiste all'esperienza dell'illuminazione come monaca zen, sotto la guida del Maestro Yasutami Roshi. Un percorso apparentemente affannoso e contorto, ma che si rivelerà in realtà profondamente coerente nella prospettiva della affascinante dottrina buddhista della «ottava coscienza», una sorta di inconscio collettivo a livello cosmico, attingendo al quale tutti gli esseri - dagli animali agli uomini agli Dei e ai Buddha - possono entrare in reciproca comunicazione. Nella seconda parte dell'opera, la curatrice Sallie B. King ricostruisce il clima spirituale del Giappone prebellico, con la sua stupefacente varietà di esperienze religiose, in gran parte ancora pressoché ignote in Occidente.