Aldous Huxley - Le Porte della Percezione ­- Paradiso e Inferno

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Oscar Mondadori, Gennaio 2002, pp. 163

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In questo volume sono raccolti 2 saggi di Aldous Huxley:
Le porte della percezione (The Doors of Perception) scritto nel 1954 in collaborazione con lo psicologo Humprey Osmond. Questo saggio racconta le esperienze vissute da Huxley sotto l'effetto della Mescalina.
Paradiso e Inferno (Heaven and Hell), dove Huxley indaga sulle varie forme di pensiero della mente. Questo saggio completa "Le porte della Percezione".
In questi due saggi di Aldous Huxley il tema fondamentale dell'indagine filosofica intorno alla natura dell'uomo e alla natura delle cose si arricchisce di nuovi e importanti elementi conoscitivi attraverso un metodo d'indagine abbastanza insolito.
È lo stesso autore, infatti, che riferisce di sé, del suo "sé" segreto e altrimenti inconoscibile, avvalendosi delle amplificazioni percettive procurategli dalla mescalina, il principio attivo di una droga già nota da tempo immemorabile agli indiani del Messico.
In questo stato di allucinazione, Huxley arriva a vedere una nuova essenza delle cose, in un mondo in cui le categorie di spazio e di tempo non predominano più e nel quale tutto ciò che gli accade al di dentro e all'intorno è scisso da qualsiasi sensazione utilitaristica.

Il breve testo di Grazia e Renato Boeri, che chiude il volume, definisce l'ambito culturale in cui si collocano questi saggi e ne mette in risalto gli aspetti letterari, storici e scientifici.

«Noi viviamo insieme, agiamo e reagiamo gli uni agli altri; ma sempre, in tutte le circostanze, siamo soli. I martiri quando entrano nell'arena si tengono per mano; ma vengono crocifissi soli.»
Aldous Huxley

Aldous L. Huxley (Godalming, Surrey, 1894 - 1963), rampollo di una illustre famiglia inglese di scienziati, si laureò nel 1915 in Letteratura inglese e Filologia a Oxford. Iniziò a scrivere durante gli anni del Primo conflitto mondiale, pubblicando recensioni di teatro, arte, musica e libri sulla prestigiosa rivista «Athenaeum» e sulla «Westminster Gazette», grazie alla quale conobbe Katherine Mansfield e D.H. Lawrence. Autore di numerosi saggi, raggiunse la notorietà internazionale soprattutto con il romanzo fantascientifico Il mondo nuovo (1932).

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