Ervin Laszlo, Anthony Peake - Mente Immortale
La scienza e la continuità della coscienza oltre il cervello
Punto d'Incontro, Agosto 2016, pp. 192
Nominato due volte al Nobel per la pace, Ervin Laszlo espone le risposte delle più recenti teorie della fisica, dalle superstringhe alle matrici di energia, ed esamina il crescente insieme di prove scientifiche a sostegno della continuità della coscienza (esperienze di premorte, messaggi dall’aldilà, reincarnazioni, informazioni neurosensoriali fornite durante stati alterati di coscienza) e del fatto che non siamo mortali, bensì continuiamo a esistere anche quando l’esistenza terrena si conclude. Dimostrando che la coscienza è alla base dell’universo e che nella sua più profonda essenza non manifesta è perpetua, Mente immortale svela che il suo fine è quello di manifestarsi negli esseri viventi per continuare a evolvere.
Ervin Laszlo, fondatore e presidente del Club di Budapest, codirettore del World Wisdom Council, ha insegnato in varie università negli USA, in Europa e in Estremo Oriente: si occupa in particolare di teoria dei sistemi e teoria generale dell'evoluzione. Premio internazionale Mandir per la Pace (Assisi 2005), oggi vive in Toscana, ma continua a tenere conferenze in tutto il mondo. È autore o coautore di una cinquantina di libri.
Anthony Peake è scrittore e ricercatore, autore di Making sense of near-death experiences, premiato dalla British Medical Association.
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«La nostra civiltà nel suo insieme è insostenibile. E la ragione della sua insostenibilità va ricercata nel fatto che il nostro sistema di valori, la coscienza con cui ci relazioniamo al mondo, è una modalità insostenibile della coscienza».