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Giuliano Kremmerz - Il Libro degli Arcani Maggiori e scritti vari

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OM Edizioni, Gennaio 2019, pp. 162

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«Invito chi può a studiare i tarocchi dal punto di vista filosofico e di tutte le combinazioni diverse risultanti dai colori e dai numeri nella disposizione delle serie diverse (…) I tarocchi (dopo i tarocchi le carte da gioco ordinarie) formano un libro sacro di tutte le idee assolute contemplate dalla cabala e dalle scienze sacerdotali, e il loro studio è una intima e profonda considerazione delle idee assolute e vere, e ogni combinazione dei tarocchi è un responso filosofico e numerico capace di rendere manifeste le più ascose verità…»
Questo volume ripropone al pubblico dei lettori una delle principali opere di Giuliano Kremmerz nella sua versione originale, lasciando al lettore la più ampia libertà interpretativa.
Il volume è composto di due parti, Il libro degli Arcani maggiori, e una raccolta di scritti vari pubblicati in tempi e occasioni diverse. Il libro degli Arcani maggiori era nato come un’opera molto più vasta dei due capitoli a noi giunti (“ll Prologo del Pazzo”, “Il Pazzo preludio alla Piromagia”), ma Kremmerz ritenne di non pubblicare il resto del volume (“La Morte Divinatoria”, “I Tarocchi” e “13 = La Morte”).
Gli altri testi del Maestro qui riproposti sono tre prefazioni a scritti di Pietro Bornia, Eliphas Levi e Salvatore Catalano, alcune lettere e alcune indicazioni sulle influenze lunari; infine il saggio “Iudices Dii Iudicantes”.
A parte il capitolo di Il libro degli Arcani maggiori tutti gli scritti vengono presentati secondo l’ordine cronologico, per ultimo “Iudices Dii Iudicantes”, per il quale la datazione è incerta.
Facendo nostre le parole di Vinci Verginelli, intendiamo rendere giustizia e onore agli studi di Kremmerz, «anzitutto “vivendo” secondo i suoi dettami (“buoni pensieri, buone parole, buone opere”) e poi tramandando a stampa le cose che egli a stampa pubblicò destinandoli a piccola cerchia».


Ciro Formisano, noto pubblicamente col nome iniziatico di Giuliano Kremmerz, nacque a Portici, presso Napoli, nel 1861. Fu avviato agli studi e alla pratica ermetica da Pasquale de Servis (1818-1893) noto negli ambienti iniziatici come “Izar”. Il vecchio e solitario maestro, riconosciuto dai più come un grandissimo iniziato, era affittuario da molti anni presso l’appartamento in cui vivevano i Formisano e si era affezionato molto al piccolo Ciro.
Quest’ultimo, raggiunta la maggiore età, fu introdotto da Izar nelle fila del Grande Oriente Egizio, ultima manifestazione di un’antichissima tradizione iniziatica sopravvissuta al trascorrere dei secoli. Giovanissimo, a soli 17 anni, il Formisano era già in possesso dell’abilitazione all’ insegnamento della letteratura italiana, storia e geografia, per la provincia di Napoli. Conseguito il dottorato in lettere all'Università di Napoli, nel 1883, si dedicò all'insegnamento scolastico e al giornalismo. Nel 1896 Giuliano Kremmerz fondò la Fratellanza Terapeutico-Magica di Miriam[i] “ad esempio delle antichissime sacerdotali isiache egiziane, di cui più recente e nota imitazione è la Rosa+Croce.” Nel medesimo periodo, a proprie spese, iniziò la pubblicazione a fascicoli de “Il Mondo Secreto“, rivista che suscitò molti consensi ma anche molte polemiche. Alcuni iniziati, infatti, ritenevano che la Magia fosse un privilegio riservato a pochi eletti e non tolleravano in alcun modo che venisse propagandata a mezzo stampa. Giuliano Kremmerz, tuttavia, si era riproposto di affrontare soltanto lo studio e la pratica della Magia Naturale, guardandosi bene dal proporre al grande pubblico tematiche più complesse e riservate. I suoi riferimenti alla Magia Trasmutatoria, infatti, rimasero sempre e comunque degli accenni. Il Maestro non ne parlò mai in modo esplicito. Con la Fratellanza di Miriam, Kremmerz ristabilì la pratica ermetica in termini terapeutici rendendola così accessibile a tutti. La sua non fu quindi una profanazione ma una ri-velazione. In tal senso i meriti del Maestro Kremmerz furono molti: a) Riscattò la Magia da secoli di squallore, ignoranza e oblio, proponendone la teoria e la pratica al grande pubblico in un linguaggio semplice e comprensibile e prendendo nel contempo le distanze dallo spiritismo, la teosofia, ecc., che all’epoca imperversavano. b) Si adoperò per recuperare e valorizzare la Tradizione Italica difendendola dagli attacchi degli orientalisti. c) Ristabilì l'insegnamento e la pratica iniziatica fino ai gradini più bassi. Ciro Formisano, alias Giuliano Kremmerz, si spense a Beausoleil nel 1930. Oggi è ritenuto il più grande maestro di ermetismo del XX secolo.

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