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Chögyal Namkhai Norbu - Risvegliarsi al momento della morte

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Il libro tibetano dei morti

OM Edizioni e Shang Shung Edizioni, Aprile 2021, pp. 305

Inserto conclusivo con disegni a colori

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Conosciuto in Tibet come “La grande liberazione mediante l’udito”, questo libro è un manuale di istruzioni per guidare i moribondi nel difficile percorso del momento della morte e i defunti nello sconvolgente stato post mortem in cui essi vagano confusi alla ricerca di una nuova vita. Il lettore innanzitutto deve risvegliarsi alla consapevolezza che la morte fa inevitabilmente parte della vita. Se lo comprendiamo davvero, la vita diventa più significativa, e quando la morte bussa alla nostra porta noi possiamo guardarla in faccia e siamo pronti ad usare quel momento cruciale per raggiungere l’autorealizzazione.
Chögyal Namkhai Norbu

Nel presente volume si è voluta seguire l’intenzione di Chögyal Namkhai Norbu, espressa nella sua nota alla traduzione della edizione italiana del 1983: “Più che rendere il testo in una prospettiva strettamente accademica, pur rimanendo fedele all’originale ho scelto un approccio più adatto a un pubblico laico occidentale.”
Elio Guarisco


Chögyal Namkhai Norbu (Derge, 1938 - 2018) è un accademico tibetano. Nato nel 1938 a Derghe, nel Tibet orientale, Namkhai Norbu è considerato uno dei principali maestri viventi del buddhismo tibetano. Docente della Università Orientale di Napoli tra il 1962 e il 1992, ha vissuto e insegnato in Italia per molti anni. Viene chiamato con l'appellativo di Rinpoche.
Da bambino viene riconosciuto come reincarnazione, o tulku, di Adzom Drugpa (1842-1924), maestro di Dzogchen, e di Shabdrung Ngawang Namgyal (1594-1651), primo Dharmaraja del Bhutan. Inizia a frequentare i più illustri maestri dell'epoca e nel 1955 diventa allievo di Changchub Dorje (1826-1961), il cui stile di vita lo ispirerà profondamente.
Nel 1960, trovatosi nel Sikkim senza poter ritornare in patria a causa della rivoluzione cinese, venne invitato in Italia dal professor Giuseppe Tucci, orientalista, iniziando a lavorare all'Ismeo (Istituto per il Medio e l'Estremo Oriente) a Roma, fino a divenire docente di Lingua e Letteratura Tibetana e Mongola presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Durante gli anni settanta, Chögyal Namkhai Norbu incomincia a insegnare Dzog-chen, riscontrando un notevole interesse sia in Italia sia in tutta Europa, fino al 1981, data della fondazione del Centro di Merigar West, prima sede della Comunità Dzogchen, sul Monte Labbro, nei pressi di Arcidosso (GR). Sorgono successivamente centri in varie parti d’Europa, in Russia, nel Sudamerica, negli Stati Uniti e in Australia.
Verso la fine degli anni ottanta, Chögyal Namkhai Norbu fonda ASIA (Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia), un’organizzazione impegnata in progetti educativi e medico-sanitari rivolti alla popolazione tibetana, e l’Istituto Shang Shung con il compito di salvaguardare la cultura tibetana.

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