Rudolf Steiner - L'Essenza della Musica
E l'esperienza del suono nell'uomo
Editrice Antroposofica Milano,Settembre 2009, pp. 180
8 conferenze tenute a Colonia, Berlino, Lipsia, Stoccarda e Dornach negli anni 1906, 1920, 1921 e 1923 con risposte a domande e considerazioni conclusive.
Indice
Prima conferenza Colonia 3 dicembre 1906
Pensieri di Schopenhauer quali punti di partenza per uno studio occulto della musica. La salita dell’anima umana mediante un’evoluzione spirituale. Il devacian quale mondo della musica delle sfere. La musica terrena è l’eco dei suoni che si percepiscono nei mondi superiori. Il profondo significato di maggiore e minore.
Seconda conferenza Berlino, 12 novembre 1906
Le opinioni di Goethe e di Schopenhauer sul significato delle arti. I tre stati di coscienza dell’uomo. La permanenza dell’anima umana nel devacian e l’esperienza della musica delle sfere durante il sonno senza sogni. La musica terrena è un ricordo inconscio di tale esperienza. Con uno sviluppo occulto si diventa coscienti di tali nessi.
Terza conferenza Berlino, 26 novembre 1906
L’eredità del talento musicale e matematico nelle famiglie Bach e Bernoulli. La relazione fra individualità e disposizioni ereditarie. Il divenire dell’essere umano nei passati periodi terrestri. Lo sviluppo degli organi dell’udito, del linguaggio e dell’equilibrio.
Quarta conferenza Lipsia, 10 novembre 1906 35
Le concezioni di Goethe sull’arte e di Schopenhauer sulla speciale posizione della musica. L’ulteriore sviluppo di questi pensieri da parte di Richard Wagner. Il significato della musica considerato da un punto di vista occulto. La trasformazione delle parti costitutive inferiori a seguito dell’azione della musica.
Risposte a domande Dornach, 29 settembre 1920
L’evoluzione della musica nell’avvenire. L’ampliamento del nostro sistema tonale a seguito di una nuova esperienza della singola nota. L’affermarsi di nuovi impulsi nell’evoluzione dell’umanità, e le relative difficoltà. Nessi fra musica, processo respiratorio e costituzione dell’essere umano.
Risposte a domande Dornach, 30 settembre 1920, sera
L’essenza della musica. L’esperienza della singola nota. Le relazioni fra colore, linguaggio e canto. Lo scivolare dell’arte drammatica nel naturalismo. Il nascere dell’euritmia dall’osservazione occulta dell’essere umano. Il rapporto di Goethe con la teoria dei suoni. Breve osservazione sui metodi di canto.
Prima considerazione conclusiva Dornach, 20 dicembre 1920
Il significato dei tipi di legno nella costruzione di strumenti musicali. Problemi dell’acustica e della strutturazione dello spazio. Relazioni geologiche di un paesaggio con la musicalità dei suoi abitanti. Il violino Thomastik.
Seconda considerazione conclusiva Dornach, 7 febbraio 1921
Il nesso fra 1’entità umana e i mondi cosmici nell’esposizione di una leggenda cinese. Il significato della musica per le civiltà antiche.
MANIFESTAZIONE DELL’UOMO ATTRAVERSO SUONO E PAROLA
Conferenza Dornach, 2 dicembre 1922
Lingua e canto originari. L’organismo umano quale strumento musicale. L’elemento animico-vocalico in relazione ai pianeti; l’elemento animico-consonantico in relazione allo zodiaco. Gli dèi planetari suonano lo strumento cosmico del cielo stellato.
L’ESPERIENZA DEL SUONO NELL’UOMO
Prima conferenza Stoccarda, 7 marzo 1923
Il processo uditivo considerato da un punto di vista occulto. Le modificazioni nell’esperienza musicale dall’epoca atlantica fino al presente. La struttura interiore dell’ottava. Il futuro approfondimento della musica, fino all’esperienza religiosa. L’impiego di queste idee per l’educazione musicale.
Seconda conferenza Stoccarda, 8 marzo 1923
Esperienza dei diversi intervalli. Melodia, armonia e ritmo rispetto a pensare sentire e volere. L’origine della musica nell’esperienza dello spirito. Gli strumenti a fiato, ad arco e a percussione sono immaginazioni realizzate.
Terza conferenza Dornach, 16 marzo 1923
Il mondo delle gerarchie e il mondo dei suoni musicali. Avvenimenti spirituali che furono la causa della trasformazione della coscienza nel secolo quarto d.C. Lo sperimentare di mondi divini attraverso la musica nell’epoca lemurica e in quella atlantica, e la perdita di tale esperienza con il formarsi del sentimento della terza.
APPENDICE
Appunti di Mathilde Scholl dell’anno 1905
Rudolf Steiner, fondatore dell’antroposofia, nacque in Austria nel 1861, figlio di un ferroviere; poté studiare grazie alle borse di studio. Diplomatosi al Politecnico di Vienna, si mise in luce curando la pubblicazione degli Scritti scientifici di Goethe a Weimar. Scrittore e conferenziere a Berlino dal 1902, prima nell’ambito della Società Teosofica, poi dal 1913 nella Società Antroposofica, ebbe un’intensa attività di conferenziere in tutta Europa. Tenne diversi cicli di conferenze su svariati temi, che vennero stenografate e poi raccolti in volumi. Gli impulsi da lui dati nell’arte, nella scienza, nella pedagogia, nella medicina e nell’agricoltura hanno portato a movimenti oggi sempre più diffusi nel mondo. L’antroposofia presenta una propria dottrina della conoscenza, una visione dell’uomo e della natura basata sull’idea di evoluzione spirituale. Il centro dell’Antroposofia si trova a Dornach in Svizzera, dove è stato edificato il Goetheanum, un centro di attività scientifiche e artistiche.
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