Robert Earl Burton - Il Ricordo di Sé
Le tecniche della Quarta Via
Astrolabio Ubaldini, Giugno 1994, pp. 175
Secondo Ouspensky, il maggiore dei discepoli di Gurdjieff, esiste per l'uomo un cammino del risveglio, che egli chiama Quarta Via. È una ricerca che, non allontanandosi mai dalla vita quotidiana e reale, si differenzia dalle altre tre Vie (quella del fachiro, del monaco e dello yogi) che invece esigono il ritiro dal mondo. Burton si è inserito in questa tradizione, ne ha assimilato lo spirito e l'ha trasposto nel mondo di oggi, attraverso un insegnamento coinvolgente e, soprattutto, profondo.
Robert Earl Burton, un americano dell'Arkansas che si rifà (con qualche variante) alla "Quarta Via", ovvero a quel complesso di teorie e pratiche spirituali portati in Occidente da George Gurdjieff all'inizio del ventesimo secolo, e divulgate dal suo discepolo russo Peter Ouspensky. Il cuore della "Quarta Via", così come Burton l'ha interpretata, è nell'espressione di Gurdjieff: "Ricorda te stesso sempre e ovunque". Dunque gli abitanti di Apollo (ma vi sono altri mille studenti di Burton sparsi per il mondo) cercano, in tutte le loro attività, di "dividere l'attenzione": ovvero ricordare se stessi e allo stesso tempo attendere alle occupazioni del momento.
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