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Chögyal Namkhai Norbu - Lo Specchio

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Un consiglio sulla presenza e la consapevolezza

Om Edizioni, Gennaio 2022, pp. 92

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Lo specchio - Un consiglio sulla presenza e la consapevolezza, scritto durante un ritiro della Comunità Dzogchen tenutosi a Lu Cumitoni, in Sardegna, nel dicembre del 1977, è un breve testo che espone con incredibile semplicità e profondità i tre aspetti fondamentali della via dello Dzogchen:

    il modo di vedere, o comprensione intuitiva del proprio stato primordiale,
    la meditazione, o coltivazione di questa conoscenza,
    il comportamento, o integrazione della meditazione in tutte le attività quotidiane.

In particolare questo testo è stato scritto per precisare il principio della consapevolezza e della sua presenza continua, unico sostituto di tutte le regole e le limitazioni proprie delle diverse tradizioni religiose. Il commento che segue il testo è tratto da un insegnamento orale che l’Autore stesso ha dato durante il ritiro nel presentare il libro ai suoi studenti.
Chögyal Namkhai Norbu ha detto spesso: “Lo Dzogchen non chiede di cambiare religione, filosofia o ideologia, e neppure di diventare diversi da quello che si è, chiede soltanto di osservare se stessi e di scoprire la gabbia che ci siamo costruiti con tutti i nostri limiti e condizionamenti. E insegna a uscire da questa gabbia senza crearne un’altra, in modo da diventare liberi e autonomi.”



Chögyal Namkhai Norbu (Derge, 1938 - 2018) è un accademico tibetano. Nato nel 1938 a Derghe, nel Tibet orientale, Namkhai Norbu è considerato uno dei principali maestri viventi del buddhismo tibetano. Docente della Università Orientale di Napoli tra il 1962 e il 1992, ha vissuto e insegnato in Italia per molti anni. Viene chiamato con l'appellativo di Rinpoche.
Da bambino viene riconosciuto come reincarnazione, o tulku, di Adzom Drugpa (1842-1924), maestro di Dzogchen, e di Shabdrung Ngawang Namgyal (1594-1651), primo Dharmaraja del Bhutan. Inizia a frequentare i più illustri maestri dell'epoca e nel 1955 diventa allievo di Changchub Dorje (1826-1961), il cui stile di vita lo ispirerà profondamente.
Nel 1960, trovatosi nel Sikkim senza poter ritornare in patria a causa della rivoluzione cinese, venne invitato in Italia dal professor Giuseppe Tucci, orientalista, iniziando a lavorare all'Ismeo (Istituto per il Medio e l'Estremo Oriente) a Roma, fino a divenire docente di Lingua e Letteratura Tibetana e Mongola presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli.
Durante gli anni settanta, Chögyal Namkhai Norbu incomincia a insegnare Dzog-chen, riscontrando un notevole interesse sia in Italia sia in tutta Europa, fino al 1981, data della fondazione del Centro di Merigar West, prima sede della Comunità Dzogchen, sul Monte Labbro, nei pressi di Arcidosso (GR). Sorgono successivamente centri in varie parti d’Europa, in Russia, nel Sudamerica, negli Stati Uniti e in Australia.
Verso la fine degli anni ottanta, Chögyal Namkhai Norbu fonda ASIA (Associazione per la Solidarietà Internazionale in Asia), un’organizzazione impegnata in progetti educativi e medico-sanitari rivolti alla popolazione tibetana, e l’Istituto Shang Shung con il compito di salvaguardare la cultura tibetana.

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