Jeremy Narby - Piante Maestre
Ayahuasca, tabacco e la ricerca della conoscenza
Venexia Editrice, Febbraio 2022, pp. 143
Un antropologo pionieristico e un guaritore indigeno amazzonico esplorano la convergenza tra scienza e sciamanesimo. “La dose fa il veleno”, dice un vecchio adagio, ricordandoci che le sostanze hanno il potenziale per guarire o nuocere, a seconda del loro uso. Sebbene la medicina occidentale tratti il tabacco come una droga dannosa che crea dipendenza, è considerato un medicinale dagli indigeni della foresta pluviale amazzonica e insieme all’ayahuasca, rientra tra i trattamenti progettati per curare il corpo, stimolare la mente e ispirare l’anima con visioni. In questo testo, l’antropologo Jeremy Narby e il guaritore tradizionale Rafael Chanchari Pizuri aprono un dialogo interculturale che esplora le somiglianze tra ayahuasca e tabacco, il ruolo di queste piante nelle culture indigene e le verità nascoste che rivelano sulla natura. Giustapponendo e sintetizzando due visioni del mondo, invitano i lettori in un viaggio attraverso l’antropologia, la botanica e la biochimica, sollevando domande allettanti sulla relazione tra scienza e altri modalità di conoscenza. La prefazione è di Giorgio Samorini.
Jeremy Narby - è un ricercatore cresciuto in Canada e Svizzera; si è specializzato in Storia all’Università di Canterbury e ha ottenuto il suo dottorato di ricerca in Antropologia presso l’Università di Stanford. Ha vissuto due anni nell’Amazzonia peruviana studiando gli indiani Ashaninca e il loro singolare modo di utilizzare le risorse della foresta. Dal 1989 collabora anche con Nouvelle Planète, un’organizzazione svizzera non-profit per i progetti legati all’Amazzonia.
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