Massimo Scaligero - Tecniche della concentrazione interiore
Edizioni Mediterranee, Gennaio 2012, pp. 163
L'Autore, che per qualche decennio praticò lo Yoga e lo Zen, unitamente all'ascesi del Buddhismo mahayanico e del Vedanta, ha rivolto successivamente la sua ricerca alle caratteristiche occidentali della Tradizione, incontrando, a un determinato momento, il filone facente capo al personaggio considerato l'«Iniziatore degli iniziati», in ogni tempo, presso ogni sistema tradizionale, sotto nomi diversi, e che «appare» in Occidente tra il XIII e il XIV secolo, sotto il nome di Cristiano Rosenkreuz.
Massimo Scaligero pur provenendo da studi classici e da formazione umanistica, ancora giovanissimo ha, di propria iniziativa, un'esperienza logico-matematica e filosofica, integrata da una pratica empirica della fisica. Ben presto scopre, rispetto alla realtà originaria del pensiero, l'inanità discorsiva della dialettica e, attraverso demolitori del dialettismo, come Nietzsche e Stirner, perviene alle dottrine orientali. Coltivato lo Yoga per oltre vent'anni, sperimentandone le varie forme, sino a quelle mahayaniche dell'Estremo Oriente, consegue una sintesi personale, che gli da modo di riconoscere in Occidente il senso riposto dell'Ermetismo e il filone aureo di un insegnamento perenne, riconducente alla fraternitas dei Rosacroce. Collabora alla rivista « East and West». I libri da lui scritti hanno funzione formativa, in quanto organizzati in modo che i testi sollecitino nel lettore le forze interiori di cui parlano.
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«Niente accade per caso. Dal punto di vista dell’Anima tutto è perfetto così com'è e, soprattutto, ha un senso: anche se non lo scorgiamo. La domanda che dovremmo porci non è “Perché mi hai fatto questo?” bensì: “Cosa devo imparare da questo?”».