Un calendario controlla la mente, il corpo e l’intera vita di chi lo utilizza. Per questo i camminanti della via Maya sacralizzano il tempo. Non si tratta di un modo esotico di contare i giorni, ma di una pratica rieducativa della percezione. Narra il Popol Vuh, poema di creazione dei Maya-Quiché, che gli dèi, spaventati dall’ampia capacità di comprensione e di ingegno degli esseri umani, “velarono” i loro occhi con una nebbia. Prima di quel momento i primordiali avevano consapevolezza di tutto, erano illuminati e possedevano la scienza infusa. Avendo perso lo stato di grazia i saggi elaborarono un ilbal, uno “strumento per vedere”. Quello strumento erano i calendari sacri, su cui si basano la Cosmovisione e lo Sciamanesimo Maya. Questo libro vuole essere uno spiraglio sulla realtà “spirituale” (loro direbbero naturale) dei popoli indigeni del Guatemala.Attraverso le pratiche che abbiamo ereditato dagli antenati possiamo rispondere alla grande chiamata di questo tempo, creando integrazione dentro noi stessi, sanando le nostre comunità, ricamando nuovamente la relazione con la natura Madre-Padre da cui tutti proveniamo.

Diego Dentico è naturopata, yerbero e camminante del sacro Saq-be, il sentiero bianco della tradizione maya. Ha trascorso diverso tempo in Guatemala a stretto contatto con una famiglia di curanderas indigene, esperienza che gli ha permesso di approfondire l’arte della herbolaria tradicional. È insegnante della Scuola di Medicina Popolare Italiana (SMEPIT) e collabora con diversi centri e associazioni offrendo consulenze e tenendo corsi sull’erboristeria popolare e sulle pratiche “medico-magiche” del folklore. Nel 2014 ha pubblicato il racconto Vicini alle stelle all’interno dell’antologia Cronache dallo spazio interiore (Spazio Interiore Edizioni), nel 2017 ha pubblicato il Manuale di erboristeria popolare (Edizioni Sì) e nel 2020, sempre con Anima Edizioni, il libro Sciamanesimo Maya, sulla pratica sciamanica della meditazione e della contemplazione.