La Tormalina nera, un potente alleato
Per chi “frequenta” il mondo delle pietre e dei cristalli in modo diciamo terapeutico, la tormalina è senz’altro considerata un buon alleato per quanto riguarda la pulizia e la protezione. Essa è molto variegata, possiamo infatti trovare ben sette distinte varietà di tormalina, monocroma o policroma, a seconda del cristallo o metallo che le dona colore e una differente struttura. Per quanto riguarda invece il quarzo tormalinico è un cristallo di rocca contenente aghi di tormalina nera perciò le sue proprietà terapeutiche sono da intendersi simili a quelle della tormalina nera stessa. Come ci insegna il buon vecchio Gienger nel suo potente manuale “L’Arte di Curare con le Pietre”, per quanto riguarda in particolar modo proprio la tormalina nera (Edizioni Crisalide, 1997): «... (essa) promuove l’imparzialità ed inspira tranquillità. [...] riduce le tensioni e protegge dai pensieri negativi; è indicata, perciò, nelle situazioni di stress. [...] rafforza la capacità di pensare in modo razionale, facilitando il riconoscimento dei propri errori. [...] tende ad attenuare gli stati dolorifici, e ad incanalare l’energia nell’organismo; essa, inoltre, può essere impiegata per prevenire la formazione di cicatrici e per neutralizzare gli effetti della radioattività». Quindi, in quest’epoca di tartassamento elettromagnetico (tra computer, televisori, cellulari, tablet, per non parlare del famigerato 5G), tenere con sé una tormalina nera, in tasca, al collo, al polso e in casa può essere di grande aiuto per contrastare gli effetti di questi campi, che spesso portano a stanchezza, mal di testa, occhi pesanti. Dopo essere stata illuminata dal grande Gierger, che col suo manuale mi accompagna ormai da qualche anno nell’uso delle pietre e cristalli a livello terapeutico, ho deciso di sentire anche il pensiero di Judy Hall, che ha creato due strumenti meravigliosi: “Cristalli per guarire” - un mazzo di 50 carte “per la guarigione, conoscenza di sé e la divinazione” – e “Guida completa alle Griglie di Cristalli”, un manuale tutto a colori, pieno di foto, schemi e tabelle, molto pratico, in cui ci spiega come comporre griglie di pietre e cristalli che abbiano un “intento”, sia di guarigione sia di risoluzione di problemi, ottenimento di risposte e così via. Nel suo mazzo, la tormalina nera è la prima carta. Se estratta, essa ci dirà (e ci aiuterà a conseguire, tenendo la pietra sempre con noi): «Rafforzate la protezione. Consolidate i progetti e siate realistici. Ben presto capirete in che modo superare gli ostacoli. Assicuratevi di essere ben protetti. L’invidia o il malaugurio potrebbero essere diretti verso di voi. Neutralizzate l’energia “cattiva” senza danneggiare gli altri. Prestate attenzione ai vostri pensieri. Occupatevi di questioni pratiche. Siate generosi e concedete libertà agli altri e a voi stessi». Per quanto mi riguarda, non sono molto sicura che esistano davvero energie negative e positive, quanto piuttosto che esista certamente una nostra storia piena di dolore e sofferenza, di nodi da sciogliere e traumi da superare e tutto questo, entrando in risonanza con le energie di cui siamo composti, può creare una situazione di forte disagio con cui dobbiamo necessariamente fare i conti se non vogliamo vivere continuamente nel mal-essere. Per questo credo che utilizzare i cristalli e le pietre sia un grande aiuto. La loro provenienza e la loro storia ci narrano un’unione perenne a cui dovremmo tornare, e il contatto con esse ci ricorda che siamo qui proprio per tornare a quell’unità. Tengo con me un po’ di tormalina nera quando, come in questo momento, sono davanti a un computer e ho la connessione internet accesa. La tengo con me quando mi sento “invasa” da pensieri molto densi, che non mi consentono di fluire, o quando il mio corpo è tutto rattrappito e dolorante, per alleviare le tensioni muscolari. Mi piace toccarla, ha una consistenza molto reale, con le sue discrepanze, piccoli tagli, increspature... e mi piace immergermi nel suo nero infinito, profondo, lucido, penetrante. Ho iniziato da lei a interessarmi di questo mondo meraviglioso di guarigione attraverso la natura e sento che è proprio una delle “mie” pietre.
Silvia Tusi@Spazio Nagual
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